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La Forza dell’Unione La Forza dell’Unione

fotografia di Matteo Vistocco su Unsplash

Ci vogliono due pietre focaie per accendere un fuoco. – Louisa May Alcott

Ciao Vaier,

Prosegue il nostro ciclo di Newsletter sul tema della sostenibilità. 

In queste edizioni vogliamo tenere la community in costante aggiornamento sulle notizie positive dal mondo della sostenibilità, a livello locale e globale.
L’esito di una storia deriva anche dal valore della sua narrazione.
Per questo abbiamo scelto di guardare al futuro con positività e di raccogliere in queste uscite notizie luminose, che propongano soluzioni creative e ingegnose come motore di una rinascita ecologica.


Reinterpretando, quindi, la celebre citazione crediamo che la sostenibilità sia troppo importante per essere presa sul serio, specialmente durante l’attuale epoca storica che stiamo vivendo. 


Nella consapevolezza che alle grandi sfide si debba far fronte in collettivo, vogliamo alimentare l’entusiasmo del pubblico verso le mille possibilità che ci vengono offerte dal prossimo per essere più sostenibili e per impegnarci verso un futuro in connessione con l’ambiente.

Questo è l’indice di notizie che abbiamo deciso di amplificare:

  1. BEYOND VAIA – Uno sguardo al Futuro
  1. GREEN SCREEN – Cose da un altro mondo
  1. SUSTAINABLE TIPS – Il Cambiamento a piccoli passi
  1. INSPECT YOUR GADGET – La Natura dell’Innovazione
  2. ART in Earth – Dentro la Bellezza
  1. VAIA MUSIC – Il suono della Resilienza
  1. VAIA News – Tutte le novità dal mondo VAIA
  2. (Y)OUR VOICE – La parola dei Vaier

1. BEYOND VAIA – Uno sguardo al Futuro

Un breve dossier sulle principali notizie di cronaca e politiche ambientali.

Bisogna ammettere che non è sempre facile adottare una prospettiva positiva rispetto alle circostanze, particolarmente in queste ultime settimane. 

Sono giorni in cui il pensiero si rivolge alle tante crisi provocate dai cambiamenti climatici che investono le persone gli animali e gli ecosistemi, come le inondazioni in Germania, gli incendi in Sardegna, ma anche la recente – sempre più imminente – ricorrenza chiamata Overshoot Day, ossia il giorno in cui si ricorda che le risorse del pianeta per l’anno corrente sono terminate, e che quindi si è in debito di risorse con le future generazioni in termini di consumi.

Non è facile, perché ci si sente oberati nel vedere quanto tutto questo sia fuori misura rispetto alla dimensione del singolo individuo, ma soprattutto poiché sembra impossibile abbattere una sorta di muro di cristallo che ci porta a pensare di vivere esistenze separate l’uno dall’altro, di possedere intenti diversi e inconciliabili, come se apparentemente ognuno vivesse nella propria intoccabile nuclearità.

In queste drammatiche circostanze, proprio quando lo sconforto sembra riuscire ad avere il sopravvento, ci troviamo di fronte alla possibilità di avvicinarci al prossimo, per riconoscersi in un unico grande obiettivo coronato dall’azione forte, efficace e coesa del collettivo.

Nella rubrica di oggi vogliamo partire da questo punto: abbracciare la possibilità di lavorare insieme per (ri)costruire, consolare, rinascere come umanità ricca di culture sfaccettate e molteplici che convivono insieme per risanare l’equilibrio tra Natura, persone e ambiente.

Per farlo serve l’aiuto di tutti, contano le azioni di tutti come unico mezzo di raggiungimento di un traguardo in divenire.

Il primo articolo che riportiamo oggi parla proprio di quanto i costumi stiano cambiando, in seguito a un cambiamento culturale che vede le persone più inclini a preoccuparsi dell’ambiente, a tutti livelli: sia sul piano politico che su quello singolo.

I dati rivelano che il 93% dei cittadini europei sarebbe disposto a cambiare stile di vita per l’ambiente, di questi già un 68% ha iniziato un percorso di transizione (Euromedia Research).

Anche le aziende hanno cominciato una transizione ecologica durante la pandemia (il 52% delle aziende) certamente motivate dalla spinta economica che incentivi e sgravi portano con loro, ma che sono anche sinonimo di evoluzione rispetto all’idea che l’azione ecologica si accompagni alla rinuncia sul piano economico.

L’innovazione più lampante portata dalla pandemia si trova nell’adozione delle tecnologie digitali, considerate peraltro un fattore chiave nel monitoraggio delle attività in ottica di tutela dell’ambiente.

Per leggere l’articolo completo cliccate sul pulsante di seguito:

Secondo gli esperti, proprio le tecnologie digitali racchiudono in sé un potente strumento di aiuto alla crescita sostenibile.

Se ne è parlato al summit virtuale “L’innovazione per la crescita sostenibile”, tenutosi lo scorso 17 Giugno, organizzato da Microsoft, con l’obiettivo di creare una tavola rotonda rispetto alla ripartenza italiana.

Durante l’evento si è evidenziato quanto la tecnologia esiste già, ma manca un tessuto funzionale che permetta a questi strumenti di operare in funzione della crescita del settore pubblico e privato. 

Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia, spiega che dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è necessario che arrivi una spinta digitale efficace in quanto gancio di traino della necessaria transizione ecologica come strumenti competitivi per uscire dalla crisi.

Cliccate di seguito per leggere il contenuto dell’articolo nel suo intero:

Vorremmo conoscere la tua opinione: sei disposto a cambiare stile di vita per il benessere ambientale?

2. GREEN SCREEN – Cose da un altro mondo

Continua a leggere per scoprire curiosità e soluzioni innovative dal mondo green

Dal Mare dei Caraibi arriva un esempio concreto di come lavorare insieme con obiettivi comuni porti a risultati rigogliosi. Stiamo parlando del miracolo che si è realizzato sulla piccola isola di Redonda, la terza dell’atollo di Antigua e Barbuda.

Per lunghissimo tempo aveva costituito il paradiso perfetto per gli uccelli migratori che si fermavano nei loro lunghissimi viaggi per rifocillarsi e per deporre le uova sui morbidi prati e muschi dell’isola.
Tuttavia, con l’arrivo dell’uomo, circa 300 anni, fa le cose sono cambiate. 

L’essere umano portò dapprima le capre, che rimasero anche quando il territorio si svuotò delle persone, consumando la vegetazione dell’isola per nutrirsi; poi dalla seconda metà del 1850, quando Redonda fu nuovamente presa di mira dai raccoglitori di guano, l’isola fu invasa dai ratti che si cibarono anche di serpenti e delle uova degli uccelli.

I ratti diedero il colpo di grazia all’equilibrio dell’ecosistema sull’isola portandola ad essere abbandonata. Questo fino al 2016 quando hanno deciso di agire in concreto diversi gruppi di ambientalisti, tra cui Environmental Awareness Group (EAG).

Il piano d’azione ha previsto la cattura dei topi e il trasferimento delle capre sulla terra ferma, attraverso il lavoro di squadre di alpinisti tramite gli elicotteri. 

Dopo secoli di abbandono, in soli tre anni, gli uccelli sono tornati, hanno nidificato, segno che Redonda è ritornata al suo originale antico splendore.

L’isola sarà il nuovo parco naturale dei Caraibi.

Potete scoprire di più leggendo il seguente articolo:

Un altro esempio di come l’unione fa la forza arriva da un nuovo trend chiamato plogging

In sostanza si tratta dell’unione tra attività sportiva all’aria aperta e dedizione all’ambiente. L’attività consiste semplicemente nel raccogliere i rifiuti mentre si corre. Il termine è un neologismo che unisce le parole jogging e lo svedese “plocka upp”, cioè raccogliere.

L’idea è di Erik Ahlström, che ha formalizzato la pratica. Questa attività sta prendendo piede in tutto il mondo raccogliendo anche grandi gruppi di persone dedicate alla tutela di boschi, spiagge e monumenti naturali.

Sempre in ottica di turismo sostenibile, dalle istituzioni arriva un nuovo progetto.

L’Agenzia nazionale italiana del turismo (Enit) lancia un progetto innovativo a sostegno del turismo sostenibile e delle pmi del settore.

Si tratta di Eu Eco-Tandem, cofinanziato dall’Unione Europea, che punta alla promozione del turismo sostenibile attraverso lo sviluppo di un networking tra start-up, enti e piccole medie imprese turistiche. L’obiettivo è quello di creare una rete di conoscenze e pratiche condivise che aiutino la transizione verso pratiche sostenibili, incentivando anche delle aziende tradizionali all’interno del mercato europeo.

Scoprite di più cliccando di seguito:

3. SUSTAINABLE TIPS – Il Cambiamento a piccoli passi

Il nostro consiglio di sostenibilità in formato tascabile.

Il passo cruciale di un percorso di sostenibilità coincide con la riduzione del consumo di prodotti usa e getta.

Indubbiamente il materiale monouso da rimuovere quanto prima è la plastica.
Questo materiale, infatti, per molti anni è stato erroneamente pubblicizzato come sostenibile solo perché riciclabile, ma non potrebbe essere più lontano dal vero.

La plastica è un materiale dalla riciclabilità bassissima, poiché perde di qualità ogni volta che viene rifusa e per questo occorre aggiungere di norma plastica vergine nel processo.
Inoltre, i centri di smaltimento sono spesso saturi e purtroppo questo materiale finisce per essere mal gestito e abbandonato nell’ambiente.

L’ANSA stima che solo il 15% circa della plastica venga riciclata nel mondo.

Il modo in cui la plastica si degrada è molto insidioso, poiché ha tempi di decomposizione lunghissimi (si parla di diverse decine di migliaia di anni), ma allo stesso tempo è fotosensibile. Si disgrega grazie alla luce solare in minuscoli pezzi che finiscono inevitabilmente in natura, andando a sommarsi alla marea di microplastiche già presenti.

La sfida è ardua, specie in un mondo che ci ha abituati a riconoscere il cibo solo se confezionato, ma non è impossibile. Si tratta solo di fare un passo indietro e guardare le cose da una nuova prospettiva.

Un consiglio utile per iniziare a consumare meno imballaggi è partire da un ambiente della propria casa e osservare quali prodotti si potrebbero sostituire con alternative sfuse, biologiche e naturali.

Il primo luogo da cui partire è sicuramente la dispensa: facendo questo lavoro, non solo aiuterai l’ambiente e la tua salute ma potrai dare una possibilità di sostegno ai mercati locali e ai contadini della vostra zona. E se un giorno dovessi proprio acquistare un prodotto imballato, niente paura, nessuno è perfetto e siamo tutti sul cammino di sostenibilità, ognuno al proprio passo. Ricordati solo di preferire vetro e alluminio – perché riciclabili all’infinito – e carta anche questa altamente riciclabile e biodegradabile.

INSPECT YOUR GADGET – La Natura dell’Innovazione

Suggerimenti su accessori e strumenti per integrare la sostenibilità nel proprio stile di vita.

Quale migliore occasione di cominciare a ridurre i propri consumi lasciando luglio alle spalle.
Dal 2011, il mese appena trascorso è dedicato alla sensibilizzazione verso la causa ambientale attraverso l’abbandono della plastica usa e getta. L’iniziativa globale prende il nome di Plastic Free July.

Con l’inizio della calda stagione l’accessorio che vi proponiamo oggi è sicuramente a tema.
Oggi parliamo di cannucce riutilizzabili, che si adattano bene a usi e preferenze.

Forse non tutti sanno che le cannucce si possono trovare anche durevoli e in materiali diversi, adatti a tutti i tipi di utilizzo.

Troviamo quelle in bambù, ecologiche e leggere:

Quelle in acciaio, eleganti e resistenti, pratiche anche in borsa e adatte a bevande fresche:

E quelle in silicone, giocose e utilizzabili anche con bevande calde e zuppe, praticamente indistruttibili:

Quando si parla di consumi è importante fare una distinzione tra quelli che sono i vizi di un sistema consumista e quelli che invece rappresentano una minoranza di bisogni effettivi da cui può dipendere anche in larga misura la salute di una persona. 

Ed è il caso delle cannucce: per quanto siano strumenti per la maggior parte abusati, chi ha necessità di utilizzarle per ragioni fisiologiche, ha il diritto di astenersi da tutte le speculazioni fatte sul caso. In fondo, la sostenibilità si pratica per le persone e per l’ambiente, è bene ricordarlo sempre.

5. ART in Earth – Dentro la Bellezza

Spazio dedicato all’Arte come risorsa piena di vitalità, creativa espressione dell’ingegno umano.

Siamo felici di annunciarvi che siamo partner del Lerici Music Festival, realtà impegnata nella promozione della vocazione musicale e culturale del Golfo dei Poeti, di cui Lerici è il centro. Avrete la possibilità di uno sconto del 20% sul costo del biglietto esibendo la VAIA Card presente nella confezione dell’amplificatore. 

Per visitare il sito del Festival e acquistare dei biglietti  potete cliccare di seguito:

6. VAIA MUSIC – Il suono della Resilienza

Ciò che c’è di più vicino a VAIA, la musica: la forma più pura dell’espressione artistica.

Don’t let me down – Milky Chance, Jack johnson 

Walk Of Life – Dire Straits

Cover me in Sunshine – Pink, Willow Sage Hart

7. VAIA News – Tutte le novità dal mondo VAIA

Aggiornamenti sulle nostre attività: Collaborazioni, Eventi Articoli, Iniziative 

Il 17 luglio siamo stati nella località di Panarotta per mettere a dimora 2.000 alberi: larici, aceri ricci e sorbi degli uccellatori. Ognuna di queste piante ha una sua funzione nel quadro della biodiversità della montagna, dalla prevenzione del rischio idrogeologico al nutrimento degli uccelli che sostano tra i rami.

L’evento di piantumazione ha visto la partecipazione di tantissimi Vaier provenienti da tutta Italia, che hanno potuto piantare il loro alberello e condividere con noi energia ed emozioni. Presto vi faremo sapere quando organizzeremo altre messe a dimora aperte a tutti.

Vi anticipiamo invece che, nel mese di agosto, parteciperemo a un evento organizzato dall’academy musicale Gli echi della Natura e dal museo Dolom.it per assaporare insieme i paesaggi delle Dolomiti:


8. (Y)OUR VOICE – La parola dei Vaier

Non è un caso che il nostro prodotto sia un piccolo amplificatore naturale. 
In VAIA vogliamo essere una piattaforma di amplificazione di idee, visioni, desideri e opinioni.
Per questo ci piacerebbe sapere cosa vorresti trovare nelle prossime rubriche, come potremmo contribuire a soddisfare la tua curiosità dal mondo green, e cosa tu ritenga che si meriti di essere amplificato.