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L’Auto-Similarità dell’Innovazione L’Auto-Similarità dell’Innovazione

Bangkok, Bangkok, ThailandFoto di Joshua Rawson-Harris su Unsplash

Per una tecnologia di successo, l’onestà deve avere la precedenza sulle pubbliche relazioni, perché la natura non può essere ingannata. – Richard Phillips Feynman

Ciao Vaier,

Dopo una pausa estiva, continua il nostro ciclo di Newsletter sul tema della sostenibilità. 

In queste edizioni vogliamo tenere la community in costante aggiornamento sulle notizie positive dal mondo della sostenibilità, a livello locale e globale.
L’esito di una storia deriva anche dal valore della sua narrazione.
Per questo abbiamo scelto di guardare al futuro con positività e di raccogliere in queste uscite notizie luminose, che propongano soluzioni creative e ingegnose come motore di una rinascita ecologica.


Reinterpretando, quindi, la celebre citazione crediamo che la sostenibilità sia troppo importante per essere presa sul serio, specialmente durante l’attuale epoca storica che stiamo vivendo. 


Nella consapevolezza che alle grandi sfide si debba far fronte in collettivo, vogliamo alimentare l’entusiasmo del pubblico verso le mille possibilità che ci vengono offerte dal prossimo per essere più sostenibili e per impegnarci verso un futuro in connessione con l’ambiente.

Questo è l’indice di notizie che abbiamo deciso di amplificare:

  1. BEYOND VAIA Uno sguardo al Futuro
  1. GREEN SCREEN Cose da un altro mondo
  1. SUSTAINABLE TIPS Il Cambiamento a piccoli passi
  1. INSPECT YOUR GADGET La Natura dell’Innovazione
  1. ART in Earth Dentro la Bellezza
  1. VAIA MUSIC Il suono della Resilienza
  1. VAIA News Tutte le novità dal mondo VAIA
  2. (Y)OUR VOICE La parola dei Vaier

1. BEYOND VAIA – Uno sguardo al Futuro
Un breve dossier sulle principali notizie di cronaca e politiche ambientali.

Durante il tempo dell’incertezza può risultare particolarmente forzoso aderire a nuove consuetudini e più generalmente concedere spazio di sviluppo all’innovazione. Specie se questa viene manifestata attraverso strumenti tecnologici.

Non è difficile trovare esempi di nuove tecnologie, che si discostano da strumenti più tradizionalmente conosciuti, che ultimamente hanno trovato difficile accoglienza negli animi della maggior parte dei Paesi.


Eppure, per quanto il progresso tecnologico possa venir percepito come qualcosa di pressoché estraneo ai meccanismi di Natura, la tecnologia – in termini di ingegno tecnico – fa parte della natura umana. Ne è di fatto l’estensione pratica della creatività e della strategia; per questo, può diventare uno strumento fondamentale nella risoluzione delle crisi, anche di origine climatica. Si potrebbe pensare che ogni tradizione nasca da quella che in origine era un’innovazione, funzionale nel proprio tempo. 
L’apertura alla novità culturale si fa da portavoce del rinnovamento e artefice di progresso attraverso un movimento ricorsivo che si autoalimenta.

Un esempio di utilizzo virtuoso dell’accogliere la tecnologia a favore delle persone proviene dal seminario tenuto dal Centro internazionale intergovernativo per lo sviluppo integrato della montagna himalayana (Icimod), con l’obiettivo di preservare le piccole comunità di  agricoltori dall’estromissione delle proprie terre da parte dei colossi dell’high tech e creando soluzione per avere processi agricoli sostenibili ma agili. 

In questo senso, l’accesso alle nuove tecnologie diventa uno strumento di tutela del diritto alla vita. 

Per leggere l’articolo esaustivo clicca sul pulsante di seguito:

Oltreoceano, intanto, nel Vecchio Continente si sta organizzando la Conferenza sul Futuro dell’Europa, una grande occasione attraverso cui i tutti cittadini europei sono chiamati in causa per “condividere idee e inviare contributi online che sono raccolti, analizzati, monitorati e pubblicati nel corso dell’intera Conferenza.”

Si tratta di un evento complesso e strutturato in: eventi virtuali, in presenza e ibridi; panel europei di cittadini; Sessione plenaria della Conferenza

La conferenza è un’occasione democratica unica nel suo genere che si concluderà a Maggio per tirare le somme sulle linee da seguire per raggiungere gli obiettivi di sviluppo, in cui rientra anche la spinta alla digitalizzazione. 

Anche in Italia il pubblico diventa sempre più sensibilizzato verso le istanze ambientali, e interessato di conseguenza alle soluzioni volte ad alleviare i costi dei problemi che ne conseguono. Questo da quanto emerge dal sondaggio Ipsos, secondo cui l’81% degli italiani ritiene i cambiamenti climatici come una grave emergenza che necessità di tempestive implementazioni. Dalla stessa indagine si evidenzia che l’86% degli italiani ritengono la transizione energetica come una grande opportunità. 

Questa spinta culturale si coniuga nella pratica anche in nuove frontiere di ricerca tecnologica.

Ad esempio l’ambizione del Center for Sustainable Future Technologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Torino  (Csft – Iit) è quella di riuscire a raccogliere l’anidride carbonica prodotta dai fumi di scarico dell’industria pesante, per evitare che si riversi nell’ambiente e poi utilizzarla negli stessi processi industriali. 

Attualmente, sono due le linee che i ricercatori stanno perseguendo per riuscire a riutilizzare 

la CO2 come combustibile oppure nella produzione di composti ad alto valore aggiunto.

Puoi proseguire con la lettura dell’articolo cliccando il seguente link:

2. GREEN SCREEN – Cose da un altro mondo
Continua a leggere per scoprire curiosità e soluzioni innovative dal mondo green.

Per attuare una riforma tecnologica che punti alla sostenibilità ambientale non si può certo prescindere dalla produzione energetica e da come essa venga prodotta. 

La nuova frontiera delle energie rinnovabili viene dal luogo che di frontiere non ne ha, ossia il mare. 

Di recente infatti MS Porrima conclude il suo viaggio inaugurale di 3.200 km tra Tokyo (Giappone) e Kaohsiung (Taiwan) tramite sole energie rinnovabili. L’imbarcazione è costruita da Blue Innovations S.A., una società svizzera dedicata alla ricerca e all’implementazione di tecnologie innovative.

L’esperimento si è reso così interessante perché per alimentare il movimento della nave si sono utilizzate più tipi di fonti energetiche rinnovabili complementari, quando solitamente le imbarcazioni utilizzano combustibili fossili tra i più inquinanti. 

MS Porrima è dotata di 516 metri quadrati di pannelli solari e 8 tonnellate di batterie al litio, con l’ausilio del kite da SkySails, in grado di generare elettricità (tramite l’inversione del movimento delle eliche) in condizione di scarsa energia solare. 

Questa organizzazione tra eolico e solare garantisce indipendenza energetica al motore.

Per garantire ulteriore resilienza energetica in qualsiasi condizione metereologica  si è installato un meccanismo di sfruttamento del surplus per la creazione di combustibile a idrogeno, in modo da ridurre a bordo il numero di batterie per l’accumulazione. 

Grazie a tutte queste tecnologie MS Porrima detiene il record della prima nave ad aver concluso il giro del mondo mossa solo dall’energia del sole.

I primati di questo esperimento non si fermano alla parte tecnica ma anche alla sua applicazione attraverso due metodi che emulano due “tecnologie di natura”: il progetto infatti è volto alla ricerca di un nuovo modello di pesca sostenibile – cosiddetto – a bolle d’aria, la stessa usata dai cetacei, che permette di pescare solo individui maschi e salvaguardare la riproduzione delle specie ittiche; inoltre il metodo a microfluidi, simile al funzionamento dei polmoni, per rimuovere le nano-plastiche dalle acque oceaniche.

Puoi leggere l’intero articolo cliccando di seguito:

A proposito di energia sostenibile, l’Europa punta a diventare competitiva all’interno del mercato dell’automotive elettrico. 

North Volta, azienda svedese presso Skellefteå, nel nord della Svezia, ha prodotto la prima cella per batteria agli ioni di litio per uso automobilistico, aprendo il mercato europeo della produzione di batterie per automobili per ora limitato all’assemblaggio, e ancora dipendente dall’industria asiatica. Le prime consegne ai clienti sono previste entro l’anno. 

Di seguito il link dell’articolo per approfondire:

3. SUSTAINABLE TIPS – Il Cambiamento a piccoli passi
Un consiglio di sostenibilità in formato tascabile.

Parlando di tecnologia è inflazionato riconoscere il ruolo chiave e onnipresente degli apparecchi elettronici come elemento fondamentale nella nostra vita quotidiana.

Tuttavia, dietro a qualsiasi prodotto elettronico si nasconde una grande quantità di materiali dall’impronta ecologica molto pesante, primi fra tutti i prodotti provenienti da filiere siderurgiche. 

Secondo le statistiche dell’ONU infatti ogni anno nel 2019 sono stati prodotte globalmente più di 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Di queste solo il 20% subisce un processo di riciclo mentre il rimanente viene depositato nelle discariche oppure esportato nei paesi più poveri, dove i rifiuti vengono gestiti in maniera approssimativa senza osservare norme di sicurezza per le persone e per l’ambiente. 

Un’ulteriore criticità è data dai consumi energetici, idrici e di materie prime dovuta alla produzione delle componenti fondamentali degli apparecchi tecnologici. 

Dallo scorso anno la forte ripresa dopo il blocco dato dalla pandemia ha generato un impasse nel reperimento dei semiconduttori, creando un deficit nel reperimento noto anche come crisi dei chip (particolarmente per il settore dell’automotive). 

In ogni caso, guardando al proprio dominio di interesse quotidiano, le prospettive per diventare consumatori di tecnologia più attenti sono sostanzialmente due: optare per prodotti elettronici ricondizionati (di seconda mano e formattati) oppure individuare le alternative sul mercato che rispettano l’ambiente.

Il mercato dell’usato in ambito tecnologico è ormai molto sviluppato specialmente per quanto riguarda gli smartphone di marca.

Per quanto riguarda l’impegno nei confronti della sostenibilità da parte delle stesse aziende produttrici di beni elettronici, c’è chi si distingue per l’ottimizzazione della propria filiera in ottica sostenibile o equosolidale oppure chi opta per l’impiego di materiali più circolari come il legno o per lo sfruttamento di energie rinnovabili per l’alimentazione della propria filiera.

4. INSPECT YOUR GADGET – La Natura dell’Innovazione

Suggerimenti su accessori e strumenti per integrare la sostenibilità al proprio stile di vita.

Gli smartphone sono gli strumenti tecnologici più sfruttati in assoluto, giacché si è instaurata una sorta di mutuale simbiosi tra umani e piccoli schermi, che rendono questi ultimi parte integrante della propria giornata. 

Scegliere uno strumento sostenibile quindi diventa cruciale per abbracciare uno stile di vita rispettoso delle risorse e del prossimo. La soluzione è semplice e leggera, e arriva “dalla terra alla tasca”.

Tra i pionieri nella produzione di dispositivi smartphone dalla filiera rispettosa troviamo l’azienda Fairphone. Fondata nel 2013 nel Paesi Bassi si pone l’obiettivo ricorsivo di creare strumenti tecnologici via via sempre migliori sia dal punto di vista tecnico che di sostenibilità per il Pianeta. 

La filiera che hanno deciso di creare è unica al mondo poiché slega la produzione dei cellulari dallo sfruttamento – delle persone e delle materie prime – legato all’industria mineraria, poiché la maggior parte dei metalli utilizzati nella produzione della componentistica è riciclata e l’oro è certificato Fairtrade.

Inoltre, propongono oggetti con assetto modulare, cioè costruiti in maniera da poter sostituire in autonomia ciascun singola componente in caso di necessità, senza l’intervento di assistenza e senza sprechi. 

Il risultato è un cellulare vicino alle necessità di tutti, che trasmette innovazione mutuale, sia per chi lo utilizza sia per l’azienda che è in grado di sviluppare oggetti sempre migliori.

Di recente hanno lanciato il nuovo Fairphone 4, che si è guadagnato la certificazione ambientale tedesca Blue Angel. L’etichetta lo insigna del titolo Smartphone più sostenibile al mondo. 

Cliccando il link di seguito puoi visitare il loro sito per scoprire il Fairphone e la sua storia: 

Preferiresti acquistare un telefono già esistente e ricondizionato o investire in un prodotto nuovo dalla filiera trasparente?

5. ART in Earth – Dentro la Bellezza

Spazio dedicato all’Arte come risorsa piena di vitalità, creativa espressione dell’ingegno umano.

La sezione dedicata all’arte di oggi parla di un progetto che è stato in grado di avvicinare la dimensione eterea del sogno alla realtà contingente.

Il mondo onirico da cui procede l’idea in questione trova compimento nel cortometraggio 

Il suono delle Piante” nato da un’idea di Diego Cignitti – chitarrista e producer in arte Cigno – e i fratelli Edoardo Roia e Gabriele Roia – rispettivamente batteria e basso del gruppo Réclame – in collaborazione con Edoardo Taori e Federica Zizzari ideatori di Plants Play.

Plants Play è un piccolo device – essenziale e sostenibile – in grado di intercettare attraverso degli elettrodi gli impulsi dati dal metabolismo delle piante, che vengono trasformati in risposte elettriche, ordinandole poi in suoni riproducibili.

In pratica è uno strumento capace di dare voce al regno delle piante, di tramutarle in compositori come se suonassero un vero strumento musicale attraverso la loro naturale attività biologica. 

Il dispositivo si collega al proprio smartphone attraverso un’applicazione, che funge da esecutore del brano, permettendo di scegliere lo strumento con cui far esprimere il suono della pianta.

L’incontro tra gli artisti e i creatori di questo apparecchio singolare dà luogo all’abbraccio mutuale tra natura e tecnologia umana, riuscendo a portare risalto alla voce di entrambe le parti, attraverso l’espressione più pura e originale tra tutte le forme artistiche, che è la musica.

In un percorso a metà tra il documentario e il racconto, la narrazione delle immagini ci trasporta in ambienti diversi e talvolta in rapporto contrastivo l’uno rispetto alla sopravvivenza dell’altro – attraverso il bosco spontaneo e unitario contrapposto all’ecomostro sintetico e incompiuto; ma vediamo anche il monastero, a cavallo tra divino e umano.

Eppure, il concerto creato dalle piante e dai musicisti sublima questa discrepanza superficiale tra mondo artificiale e naturale. 

La sensazione del sogno ad occhi aperti permane anche a conclusione del video, come a voler dar continuazione a un viaggio ascetico, alla ricerca di una via per ristabilire l’equilibrio tra uno spazio stabile e autentico, seppur arcano e apparentemente inaccessibile, e la vita eclettica dell’essere umano contemporaneo.

Per quanto l’essenzialità di questo apparecchio sembra celare doti alchemiche, in realtà racchiude in sé una sofisticata tecnologia nata da lunghi studi e puntuali progettazioni ingegneristiche.

La storia di questo progetto è riassunta efficacemente attraverso il video di presentazione girato dagli stessi fondatori, in cui viene ricordato quanto un oggetto così unico e ricercato raccolga sempre intorno a sé un gruppo di persone che hanno deciso di spendere tanto del proprio tempo per creare qualcosa che potesse fare la differenza. 

Puoi guardare il video “Il Suono delle Piante” seguendo questo link:

6. VAIA MUSIC – Il suono della Resilienza
Ciò che c’è di più vicino a VAIA, la musica: la forma più pura dell’espressione artistica.

Solsbury Hill –  Peter Gabriel

Cosa sarà – Lucio Dalla, Francesco de Gregori

Telegraph Road – Dire Straits

7. VAIA News – Tutte le novità dal mondo VAIA
Aggiornamenti sulle nostre attività: Collaborazioni, Eventi, Articoli e Iniziative.

In ultimo, ma non per rilevanza, vogliamo dedicare lo spazio riservato al mondo VAIA per parlare di un progetto letteralmente freschissimo, di cui abbiamo il piacere e il decoro di poter collaborare insieme, attraverso il nostro nuovo prodotto VAIA Focus.

Stiamo parlando di Glac-Up una start up innovativa che si è posta l’obiettivo di proteggere i ghiacciai alpini dal surriscaldamento globale: lo fa attraverso un processo “meccanico” ossia letteralmente coprendo la superficie del ghiacciaio con dei teli geotessili (isolanti delle radiazioni solari) che impediscono alle temperature sempre più aggressive di sciogliere il ghiacciaio durante i mesi estivi. 

Il progetto permette di adottare il proprio pezzo di ghiacciaio da proteggere attraverso l’acquisto online del proprio Ice-Pack.

Recentemente, ne ha parlato anche Will Italia, attraverso il profilo instagram, attraverso una breve intervista: https://www.instagram.com/p/CYjALcQt_vf/ 

La punta di diamante dell’incontro tra il mondo VAIA e la realtà di Glac Up si concretizza in VAIA Focus. Con il nostro secondo prodotto ufficiale vogliamo rafforzare la salvaguardia dell’ecosistema della montagna, questa volta giungendo fino alla vetta.

La fodera di VAIA Focus è proprio un pezzo di telo geotermico riciclato e lavorato.

https://www.vaiawood.eu/prodotto/vaia-focus/
foto dal sito glacup.com

Sul sito di Glac Up puoi scoprire tutto riguardo la missione, il progetto e l’idea che formano parte di questo inedito progetto.

8. (Y) OUR VOICE – La parola dei Vaier

Non è un caso che i nostri prodotti abbiano come centro tematico l’amplificazione, pensati per dare risalto al suono e alla visione. In VAIA il nostro obiettivo è essere una piattaforma di amplificazione di idee, visioni, desideri e opinioni.

Per questo ci piacerebbe sapere cosa vorresti trovare nelle prossime rubriche, come potremmo contribuire a soddisfare la tua curiosità dal mondo green, e cosa tu ritenga che si meriti di essere amplificato.